Nel parlare un’altra lingua, diversa da quella utilizzata nel luogo in cui si è nati e cresciuti, la prima difficoltà che si incontra consiste nella naturale interferenza della propria lingua madre, ossia nel modo in cui il nostro cervello è abituato a interpretare il linguaggio e l’assonanza tra i termini.
Ogni Paese ha degli errori tipici quando si avvicina all’inglese, così anche i madrelingua italiani. Vediamo alcuni degli errori più comuni (e a volte anche banali) che rischiano di commettere gli italiani che imparano l’inglese.
La doppia negazione
Nella lingua italiana le espressioni in cui compare una doppia negazione sono corrette, mentre in inglese negare due volte in una stessa frase rappresenta un errore. Ad esempio, dal momento che in italiano è corretto dire una frase come “non ho fatto nulla“, verrebbe quasi spontaneo fare una traduzione fedele in inglese, ossia “I haven’t done nothing“. La versione corretta è, invece, “I haven’t done anything“.
L’omissione del soggetto
Nella lingua italiana, a partire dal verbo possiamo risalire al soggetto (dal momento che cambia a seconda del soggetto che compie l’azione). In inglese, invece, il verbo deve essere sempre preceduto dal soggetto. Ad esempio, “fa freddo” potrebbe essere tradotto erroneamente da un italiano con “is cold“. La forma corretta è, invece, “it is cold“.
La differenza tra SINCE e FOR
In italiano, since e for si traducono allo stesso modo, ossia da. L’italiano trova spesso delle difficoltà quando deve esprimere un concetto che richiede l’utilizzo di queste due parole inglesi, cadendo in errore. La regola è comunque semplice, basta ricordare che for si usa per indicare la durata di un’azione, mentre since si usa per indicare il momento preciso in cui è iniziata l’azione.
La traduzione italianizzata
Uno degli errori più comuni consiste nel cercare di forzare la traduzione per avvicinarsi il più possibile all’italiano. Ad esempio, per dire “io sono d’accordo” l’italiano tende a dire “I’m agree” quando invece la forma corretta è “I agree“.
I false friends
I false friends, infine, sono termini inglesi che somigliano molto a quelli italiani. Alcuni esempi:
- actually significa in realtà ma viene spesso confuso con attualmente
- annoyed significa infastidito, confuso con annoiato
- eventually significa infine, spesso confuso con eventualmente