Il periodo dei test universitari è arrivato, e così i ragazzi si mettono in fila pronti per iniziare o almeno tentare un percorso universitario ambito, come quello in medicina. Secondo i dati, gli studenti che stanno per fare o hanno già sostenuto un test d’ingresso universitario per un corso a numero chiuso, sono più di 68 mila.
Il numero di studenti che ha scelto di sostenere questa prova non sorprende. Ciò che invece stupisce è il numero di richieste per i corsi in lingua inglese: quindi aumentano i posti disponibili nelle varie facoltà, ma su 68 mila studenti solo uno su sei ce la farà.
Perché sempre più studenti scelgono medicina e corsi di laurea in inglese?
Oggi sono in aumento gli studenti che non vogliono precludersi una formazione a livello internazionale, e soprattutto l’opportunità di lavorare all’estero.
Secondo i dati raccolti, gli iscritti ai test dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia sono 10.450. 2790 in più dell’anno scorso, per un totale di 761 posti in tutta Italia.
Oltre alla prospettiva di un lavoro a livello internazionale, in molti scelgono Medicina e Chirurgia in lingua inglese perché il corso ha dei vantaggi evidenti dal punto di vista formativo. Si inizia a lavorare sui manichini a partire già dal secondo anno, e oltre al normale programma di studi si affrontano anche materie quali robotica, ingegneria genetica, rapporti con parenti, équipe medica. Inoltre, molti studenti sono affascinati dalle esperienze universitarie all’estero e considerano l’Erasmus una occasione da non perdere.
I vantaggi di un corso di laurea in lingua inglese sono davvero molti, comprese le maggiori opportunità di lavoro una volta concluso il percorso universitario.
Test per Medicina: 68 mila iscritti pronti per il test
Ad oggi, Medicina rimane una facoltà a numero chiuso e per questo motivo coloro che hanno tentato la prova sono arrivati sicuramente con un’ansia non indifferente. Il test infatti, consiste in 62 quesiti di cultura generale, logica, biologia, chimica, matematica e fisica per risolvere i quali si hanno a disposizione soltanto 100 minuti.
Nonostante ciò, il numero di aspiranti medici continua a crescere, tanto che il MIUR, in accordo con i rettori delle Università italiane, ha aumentato il numero dei posti disponibili a concorso.
I corsi in inglese preoccupano un po’…
L’aumento dei corsi in lingua inglese e di studenti che si preparano ad affrontare un percorso universitario dallo stampo internazionale, preoccupa alcuni membri del mondo accademico, come ad esempio Enrico Gulluni coordinatore dell’unione degli universitari. Secondo la sua opinione, la forte richiesta di corsi in lingua inglese indica che la maggior parte degli studenti vede il suo futuro lontano dall’Italia.
La professione medica attira molti giovani, e le domande per i corsi in lingua inglese continueranno a crescere, ma secondo Franco Trevisani, coordinatore del corso in lingua inglese di Medicine and Surgery di Bologna, molti studenti scelgono questo percorso perché sono i contenuti ad attrarli e non la prospettiva di un lavoro all’estero.
I corsi in lingua inglese, infatti, sono molto più innovativi e meno teorici, questi hanno un’impronta più pratica come ad esempio quelli che si tengono alla Brown University degli Stati Uniti. Gli studenti sono alla ricerca di un contesto che abbia un rilievo internazionale e che possa portare anche elementi provenienti dall’estero. Cosa che secondo Franco Trevisani, richiederebbe che le date dei test siano anticipate in primavera.
Rimangono, comunque, accesi i riflettori sul gran numero di aspiranti medici, e sul nodo tra la laurea e le scuole di specialistica, nonostante i contratti di formazione medica specialistica quest’anno abbiano visto una crescita del 29%. A questi poi si devono aggiungere i 900 contratti che vengono finanziati da fondi privati e regionali. Rimangono comunque circa 10 mila i medici che dopo la laurea sono tagliati fuori dalle specializzazioni.